SCUOLA, FIDAE: PARTE LA CAMPAGNA #VOGLIAMOFARESCUOLA

Vogliamo fare scuola è lo slogan scelto dalla Fidae per lanciare un percorso di collaborazione tra scuole, enti locali e istituzioni in vista della riapertura delle scuole. Sono state settimane laboriose in cui accanto alla didattica a distanza le scuole paritarie hanno cominciato a pensare non solo a come tornare a scuola in sicurezza ma come rimotivare al valore più profondo della scuola studenti, insegnanti e famiglie.

Vogliamo fare scuola significa raccogliere il desiderio degli studenti di tutta Italia che in questi due mesi, con spirito di sacrificio e dedizione, hanno proseguito il corso di studi attraverso la Didattica a distanza, scoprendo tante modalità nuove di fare lezione.

Vogliamo fare scuola è anche la volontà di tutti gli insegnanti che si sono adattati alle nuove modalità di lezione, che hanno cercato di superare barriere e ostacoli per tenere fede alla loro missione e continuare a trasmettere il sapere alle nuove generazioni.

Vogliamo fare scuola vuol dire provare a mettere insieme il Manifesto della scuola che sogniamo, per andare alla radice delle nostre esperienze educative ma anche aprendoci a prospettive nuove (l’ambiente, la cultura digitale, l’intelligenza connettiva, l’empatia).

Siamo partiti – con l’aiuto di esperti e di gruppi di lavoro – per riorganizzare al meglio le nostre scuole: vogliamo dire ai nostri ragazzi che li stiamo aspettando e alle loro famiglie che ci prenderemo cura dei loro figli, con responsabilità e sicurezza.

Ci diamo un primo appuntamento di lancio: venerdì 8 maggio 2020 alle ore 17.30

Interverranno:

– Virginia Kaladich, Presidente FIDAE

– Ernesto Diaco, CEI

– Alessandra Smerilli, Università Auxilium
Ripartire da un nuovo linguaggio dell’economia

– Francesco Vaia, Direttore sanitario Spallanzani
Sostegno alle scuole in sicurezza

– Elena Granata, Politecnico di Milano
Quale scuola per il futuro

– Don Sergio Massironi
Il progetto educativo della scuola cattolica e il suo volto innovativo

– Coordina sr. Paola Murru